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Libro aperto

CARTA E FORMICHE

Carta e Formiche, pubblicata nel 2005 per conto del “Centro di cultura contemporanea Napoli c’è”, non è una semplice raccolta di versi, ma un insieme di poesie e disegni astratti, spesso realizzati solo con tratti di matita o schizzi molto semplici che accompagnano in maniera efficace le liriche.

Sovente raccoglieva tutti questi suoi disegni in album e fogli sparsi, coltivando la sua passione per le arti visive ed infatti è considerato un artista completo, poiché la sua espressione si estende dal campo della poesia fino a quello della pittura. Il poeta, tuttavia, non si considerava un pittore vero e proprio e infatti egli stesso definiva questi disegni come “cartuscelle”, ma il diminutivo non indica lo scarso valore attribuitogli, quanto piuttosto il carattere estemporaneo.

Da notare l’importanza affidata agli insetti e in particolare alle formiche. Come afferma Alfano[1], sono appunto formiche quelle che “s’inseguono‟ sulla carta e che danno il titolo all’opera complessiva. L’importanza degli animali, spesso piccolissimi, che inducono a riflettere sulla vita in tutte le sue forme eÌ€ in quest’opera sottolineata sin dal titolo e qui appaiono portatori di ispirazione e mistero. Gli animali, infatti, vengono intesi come esseri animati dai poteri magici e che con le loro apparizioni conducono il poeta in un mondo di sogni.

In questa raccolta il lessico è molto spontaneo e vicino alla quotidianità, l’autore pare ricreare un mondo di fiaba e di sogno.

Possiamo notare come interagiscono immagini e versi nelle poesie L’astrale uccello vola, C’era una volta una elle, Ascolta il mio cuore.  

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[1] G. Alfano, Sovente, o lo spettro del paesaggio, in Paragone Letteratura 87/88/89, Firenze, Servizi Editoriali, 2010.

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