PERCORSI DI PCTO
LICEO SENECA DI BACOLI
Acerca de
Qui stanno le tracce della mia ferita
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Qui stanno le tracce della mia ferita
che con un’altra ferita
parla, per cavi corpi qui
sottile la primaverile
luce appare, e perde qui
perdendosi chi l’acqua vede via
via che le voci in altre
voci vanno, il limite è qui,
figure mie slabbrate, qui
la ruggine abita la pietra, come
la pietra nel vento sta
nel vuoto, nell’ ingordigia
dei giorni la lingua mia…
…fuggono le parole mie
esplodono, la febbre è
qui, l’acqua che interrogo
mia non è, e tirassegno
le lingue mie fanno di me,
per notti e inverni mi mangia la distanza…
…ospite dài fatti furbo
se ancora vuoi
qui restare, però io qui
rimango e proprio qui
la ferita mia nascondo,
infine io qui taccio…
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La prima lirica di Bradisismo si apre con un avverbio di luogo che precisa l’ambientazione della raccolta: questo libro di Sovente prosegue il suo racconto dei Campi Flegrei e amplia la prospettiva storica di Cumae, abbracciando la geologia. Il fenomeno del bradisismo è tipicamente flegreo e per il poeta diventa il simbolo di un’instabilità esistenziale che accomuna l’umanità tutta.
Il componimento è diviso in tre strofe, tutte terminanti con i puntivi sospensivi, che conferiscono un senso di indeterminatezza. Le parole-chiave sono qui, che ritorna in tutte le strofe, e ferita: i segni che i fenomeni vulcanici imprimono nel territorio, si sovrappongono alle ferite dell’anima.
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Intorno ai laghi flegrei
Intorno ai laghi flegrei
fluttuano vapori e memorie
con scorie che raccontano
quotidiani squilibri.
Dall'Averno al Miseno
passando per Lucrino
e il Fusaro è tutto
un rincorrersi di chimere.
Lampi randagi rimbalzano
dal tufo alle viti superstiti
intorno ai laghi flegrei
in cui scorrono echi.
Io nell'Averno mi perdo
nel Miseno mi scopro
al Lucrino chiedo quiete
nel Fusaro cerco la luce.
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Sovente con questa poesia parla dei quattro laghi del suo territorio: Lago Miseno, Lago D’averno, Lucrino e Fusaro, attraverso i quali si descrive. In particolare in questa poesia si evince il tema della memoria, ad esempio, il fluttuare dei vapori del territorio viene paragonato al riaffiorare dei ricordi. La celebre poesia di Ungaretti, I fiumi, potrebbe essere stata una fonte di ispirazione per Sovente: il poeta ermetico narra la sua storia attraverso i quattro fiumi che hanno caratterizzato le tappe più importanti della sua vita, il poeta flegreo invece affida ai laghi, in un componimento più breve e senza ambizioni biografiche, il compito di descrivere il suo rapporto con il territorio.